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Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

Avvicinare le Istituzioni a chi le usa

In colonna a destra, sotto “PAGINE”, tra i cento post che formano oggi il mio blog, ne ho scelti una decina perché costruiscano un insieme unitario di argomentazioni attinenti il grande cambiamento che stiamo per affrontare. Contrasti nati nell'antichità, questioni mai risolte e che ancora gravano nel causare conflitti bellici, accadimenti quali le invenzioni e le scoperte che ci mostrano un futuro sempre più legato alla tecnologia, sfruttamento delle risorse materiali e umane incompatibile con le regole più elementari dell'igiene morale e fisica, depauperamento delle fonti energetiche, eccessivo ricorso al credito per finanziare rapporti economici che potrebbero essere regolati col ricorso a pagamenti con effetti non monetari, si amalgamano in un generale degrado dell'ambiente naturale e sociale. E' un elenco di malanni che affliggono il nostro tempo e che ho ben presenti ma, qui, non propongo soluzioni per alleviarne effetti malefici, tento invece  di rappresentare l’uomo cosciente e ragionevole che, con la cultura e le conoscenze giunte a lui sin dai tempi mitici, vive col beneficio delle potenzialità che il tempo presente gli offrono. L’uomo di oggi è libero, gode del pieno dominio sui fattori di produzione, e nell'avvicinare le istituzioni secondo le proprie necessità occupazionali, deve essere facilitato nella scelta delle  opportunità per trascorrere l'esistenza secondo un proprio progetto ispirato alla qualità della vita.
L’uomo di oggi non deve: può! Deve, peraltro, essere accompagnato, sin da giovane, in scelte corrispondenti all’indole e alle potenzialità della sua persona. Perché ciò avvenga, occorre pensare alla "civiltà del fare" perché ognuno possa dare testimonianza, diretta e senza intermediari, di se stesso in famiglia e nell'ambito in cui coltiva le relazioni umane, sociali ed economiche. Di seguito figurano gli argomenti accompagnati da una breve sommario.
  1. Etica senza ontologia: un complesso di principi morali che consentano il costituirsi di una società in cui la Libertà sia creduta il bene supremo.
  2. Il Processo storico. Follie: un Fatto ci coinvolge per un attimo, si annienta nel presente e ci porta a vivere Eventi futuri. 
  3. Anima e Corpo: la Felicità è l'essenza della vita e costituisce il nocciolo delle aspirazioni umane per assicurare la Qualità di Vita.
  4. L’Interdipendenza dei fenomeni e tra i fenomeni: si offre la cittadinanza agli extracomunitari secondo un curioso principio secondo il quale la cittadinanza integra popoli ed etnie!
  5. Le Azioni degli uomini: fare significa svelare la Verità, una Verità la cui fallacia è indimostrabile. In altre parole una Verità che è propria dei Fenomeni che intrinsecamente contengono la risposta a ogni perché.
  6. Sulle Teorie di Vilfredo Pareto: delle quattro teorie del Trattato di Sociologia Generale di Pareto ne prendo in considerazione tre: sulle “Azioni non logiche”; sui “Residui” e sulle “Derivazioni”, mentre accenno appena alla “Forma generale della società” perché l’oggetto del mio scrivere è già orientato verso forme specifiche di società.
  7. Reattività sociale: la Propensione verso l’altro può essere istintiva, coatta, indotta, volontaria e consapevole. Sono i cinque attributi che contraddistinguono i rapporti di ogni Persona nella Società.
  8. La gestione del Consenso: La Coesione sociale è tanto più forte, quanto è salda la Propensione ad aiutarsi l’un l’altro.
  9. La Società tra Istituzioni e Sovrastrutture: ai gruppi di potere, alle lobby e ai partiti subentrino le Associazioni nel governo dei rapporti tra Istituzioni e Sovrastrutture. La Politica si occupi solo delle Strutture di base[*], considerate nel loro complesso, cosicché i Progetti possano finalmente segnare un percorso nel quale competenze e responsabilità siano esercitate secondo i principi di sussidiarietà.
“PAGINE” forma l’ossatura di “Oltre il tempo: un progetto”. Si tratta del libro che penso e scrivo nell'arco della mia vita: mi tiene occupato e non prevedo quando sarà il tempo di pubblicarlo. Lo ideai quando, giovane studente alla Bocconi, conobbi il Professor Giovanni Demaria. Da allora, ogni fatto politico, sociale ed economico mi ha ricondotto al grande Economista che fu per aver formulato le teorie sui "Fatti entelechiani" e sui "Propagatori istituzionali". Ahimè, sono tuttora inapplicate e ancora nessuno si premura per ricordarle. Si tratta di teorie di semplicissima comprensione, ma furono esiziali per le ideologie praticate dal secolo scorso ad oggi perché seminano terrore tra i politici sbandati ed ancora imbevuti di teorie ispirate all'idealismo, al materialismo e al nichilismo.
Don Abbondio si chiedeva chi fosse Carneade: così, ancora troppi non sanno chi sia Giovanni Demaria. L'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, con la pacatezza che al solito usa nei suoi discorsi, in uno di questi ha pronunciato la parola Facilitatore con chiara allusione al Propagatore istituzionale del Demaria.
Il Propagatore istituzionale è l'abito che la Pubblica amministrazione dovrebbe rivestire dopo aver dismesso quello di burocrate. E' il Piccolo fratello, il più delle volte ignorante e corrotto, che va a letto sognando lo Stato etico!
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[*] Beni comuni materiali e immateriali intangibili e non negoziabili.

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