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Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

02 agosto 2017

Cosa cambia (brevi note)

Il Cerchio colorato per la simbolizzazione dello spirito
umano e della vita delle anime, proposto da Goethe.
In queste note riduco a tre i cinque fattori di produzione, intendendosi per essi, cosa e quanto prodotto nel tempo dalla totalità degli atti umani indipendentemente dal fatto che siano scambiati, con o senza uso di moneta: 
Il capitale diventa “spazio – tempo” per rappresentare le risorse umane e materiali a disposizione; 
  • l’impresa e lo stato, si concentrano sulla “intrapresa” per rappresentare la creatività progettuale; 
  • il lavoro, diventa “occupazione” per significare il “fare” in senso generale senza distinzione di valori.
Nella manifattura, lo spazio è l’area su cui giace l’insediamento agricolo, industriale, culturale e commerciale con le relative attrezzature.
Il tempo è il "potenziale efficiente della risorsa (naturale o umana) disponibile".
In questa nostra epoca dove il digitech prende sempre più sopravvento, osserviamo che beni e servizi sono sempre più concentrati in un posto dove il prodotto si ottiene con lo spostamento fisico delle merci, mentre i lavoratori con le loro famiglia producono e consumano là dove abitano. 
Da ciò deriva la necessità di riformulare l'economia nei suoi tre fattori di produzione fondamentali, corrispondente a quella che era praticata dai tempi mitici dell’umanità sino all'avvento della civiltà industriale, tra il XV-XVI secolo d.C.

A.   Città e periferia, o Città e hinterland metropolitano formano oggi un sistema economico sociale autonomo in equilibrio instabile per effetto di un rapporto distorto tra prodotto locale e merci importate da riesportare.
In senso generale ogni insediamento che concentri attività e interessi sul ricollocamento dell’importazione crea un distacco economico difficilmente colmabile tra la popolazione residente sul territorio.
Oggi, l’attività di ricollocamento dell'importazione non richiede particolari insediamenti di persone perché nella catena della grande distribuzione delle merci di prima necessità, il grossista scompare come intermediario tra produttore e consumatore.
Questo fenomeno è evidente osservando i capannoni industriali abbandonati e le portinerie dei condomini invase da merci prodotte ovunque e consegnate in loco agli acquirenti dai corrieri.
La tendenza di medio termine prevede quindi la necessità di ridurre la ricollocazione delle merci importate, condurre i rapporti tra produttori e consumatori ad essere accessori per le merci i cui costi sono prevalentemente marginali (marketing, mediazione, pubblicità e trasporto), su quelli diretti connessi alla sola fabbricazione e confezionamento (impresa, spazio, tempo, materia base pre lavorata e occupazione).
I costi marginali si riducono a zero quando prodotto e consumo, non superano i confini locali".

B.    All’azzeramento dei costi marginali, si perviene riportando nell’economia interna i servizi in outsourcing cui fecero ricorso le imprese per diminuire i costi di scala. A tal fine le occupazioni che richiedono la mera esecuzione di atti ripetitivi regolamentati nei manuali saranno da considerare nell’ambito dei servizi sociali cui ogni cittadino parteciperà in contropartita al soddisfacimento dei propri bisogni primari: Occupazione, Salute, Casa, Cibo e Tempo libero.

C.    L’esistenza del cittadino si sviluppa consapevolmente nell’ambito di sei ordini a capo delle discipline che sono: Psicologia, Sociologia, Economia, Politica, Diritto, Etica.

D.  Il cittadino consapevole, sin dall’infanzia, mostra il profilo nel quale, “esserci”, è “essere intonati nell’ambiente in cui tutti sono autonomi”



E.   Affinché diminuiscano i costi marginali occorre che si avvii, nell’ambito dell’economia locale, una dinamica attivata da cinque forze fondate sul principio che quanto prodotto localmente sia destinato ad essere esportato solo per la parte eccedente la domanda interna:
a.      Il mercato: mercato dei beni e dei servizi locali per il consumo interno; reti di mercato che si affacciano al mercato esterno per prodotti da importare e/o da esportare fuori area locale mantenendo in equilibrio il rapporto importazione/esportazione.
b.     L’occupazione: regolata in modo da non creare problemi di impreparazione funzionale.
c.      La ricollocazione: il mercato locale non deve subire problemi di mobilità tra l’habitat cittadino e quello agreste. Privilegiare le culture orticole locali urbane.
d.     La tecnologia: aggiornamento tecnologico per migliorare i criteri di efficienza.
e.      Banca locale: Separazione tra banca locale commerciale e banche di investimento universali facenti capo a banche di rilevanza mondiale compensatrici. In area locale vige la doppia circolazione monetaria ammesso che in futuro sia necessario conservare la circolazione della moneta cartacea e metallica.

F.    Gli argomenti per condurre tutti a condividere un destino comunitario e quelli di coloro che, già consapevoli, propagano il loro abito agli altri sono contenuti nella Tavola delle 33 tessere delle libertà.



G.  Smart City – smart Country. Se la democrazia è da considerarsi come la migliore forma di governo da tempi così remoti perché mai dobbiamo rincorrerla senza mai raggiungerla? La storia si svolge come nei fotogrammi di un film la cui testa è incollata alla coda. Occorre uno statuto che definisca la libertà individuale quale pilastro dell’impegno sociale sancendo, con questa proposizione, il principio per mantenerla :


Esiste una Nazione dove vige uno Statuto nel quale si prevede che la libertà individuale (autonomia) sia intesa come impegno sociale e non come un diritto/dovere sia pure legalmente regolamentato?
Non esiste ma se ne parla da qualche anno e l’interesse inizia a raggiungere il livello della popolarità.

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In questa versione ho introdotto il concetto di autonomia, nell'ambito delle libertà negative mantenendo il concetto di libertà per quelle positive. 
Roma, 30 ottobre 2017.
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