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Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

29 dicembre 2016

Palla al Centro

Nella intervista di Massimo Franco a Romano Prodi pubblicata oggi sul Corriere della Sera, alla domanda se sia giusto fare una legge elettorale per fermare Grillo, l'ex premier risponde: Assolutamente no. Guai a muoversi in questa logica. Le leggi elettorali debbono essere per sempre. La mia esperienza mi dice che approvarne una dettata da un interesse a breve termine di solito finisce per ritorcersi contro chi le fa.

Non mi soffermo sul resto dell'intervista che versa sulla egemonia degli Stati Uniti sull'Europa che aumenterà con l'ascesa di Donald Trump alla Presidenza USA, sulla crescente disparità di reddito tra i cittadini di tutto il mondo, sull'accentuazione della polemica contro gli immigrati, sulla richiesta di un salario minimo e su un'alleanza strumentale col Carroccio.
Ecco dunque il panorama politico dell'uomo di sinistra che non vuole ancora ritrovare lealmente la sua controparte naturale di destra nella persona di Silvio Berlusconi. Entrambi sono in stand by, Entrambi sono abbandonati dall'elettorato. Perché? 
Perché nessuno dei due è capace di proporre un progetto fondato sulla qualità di vita compatibile con le risorse materiali e con le stesse risorse umane costituite da Persone che cercano conforto nel dover esistere in questo mondo che sembra correre allo sfascio?
Ebbene, in Italia, in Europa e nel resto del mondo occidentale, operano - dal diffondersi della rivoluzione industriale - tre movimenti politici: una sinistra gregaria che cerca un proprio dominio attraverso la dignità, una destra dominante che cerca la felicità attraverso l'impresa e il profitto, un centro che oscilla tra gli uni e gli altri, senza schierarsi. Se in origine fu netta la distinzione tra socialisti (sinistra) e liberali (di destra), sin dagli inizi ci fu confusione di ruoli perché alcuni imprenditori fallirono e altrettanti lavoratori, loro dipendenti diventarono imprenditori.   Ebbene, in Italia, in Europa e nel resto del mondo occidentale, operano dal diffondersi della rivoluzione industriale, tre movimenti politici: una sinistra gregaria che cerca un proprio dominio attraverso la dignità, una destra dominante che cerca la felicità attraverso l'impresa e il profitto, un centro che oscilla tra gli uni e gli altri, senza schierarsi. Se in origine fu netta la distinzione tra socialisti (sinistra) e liberali (di destra), sin dagli inizi ci fu confusione di ruoli perché, appunto, si formò confusione tra imprenditori e lavoratori che si contendevano gli uni il salario e gli altri il profitto. 
Oggi, le grandi imprese da personali o familiari diventano pubbliche con azionariato diffuso (Public Company) nazionali o multinazionali gestite da fondi comuni d'investimento. 
In Italia, specie in centro Italia prevalgono le Coop al posto delle Public Company. Propongo di leggere qui (Consumo e Risparmio) e proseguire con la lettura del prossimo mio post che pubblicherò dopo Capo d'anno. Per l'intanto auguro a tutti:

Buona Fine e Buon principio d'anno

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