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Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

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23 marzo 2016

La dinamica dell'occupazione è indipendente dalla sua utilità economica


Il Principio di Ragionevolezza costituisce lo stimolo per rendere accettabile l’unione di singoli Progetti individuali in un Progetto complessivo. Così l’incontro delle Persone sulle Intenzioni eleva la Propensione alla concordia rendendo possibile vincolarsi ai soggetti politici per l’intero percorso attuativo, secondo indirizzi di propagazione propri a conseguire finalità condivise.
La cartina di tornasole rivelatrice della Ragionevolezza del Progetto è la Propensione che promana dalle singole Persone, ognuna col proprio ruolo, ad accettare i vincoli necessari per la commissione di atti finalizzati al percorso da seguire.
Qui parlo della Persone considerate come Esseri che vivono in Società, cosicché si possa tracciare per ognuna di loro un contorno certo. Non si tratta di osservare se il carattere differenziale tra la Persona e l’Ominide sia costituito dalla massa cerebrale o dalla grande mobilità del braccio e della mano. Nemmeno considero come e quando avvenne la trasformazione, né se l’una sia stata generata dall’altra e nemmeno se sia stata creata dal fango o dal nulla.
Platone tentava di cogliere le peculiarità di ogni essenza, ma il suo sforzo non andò oltre alla coesistenza di due aspetti che nel loro insieme sono distintivi, ma non unici. Così anche Schelling, sostenendo che "Ogni singolo essere è fatto per ciò che fa", abbracciava tutte le essenze in un ordine universale senza rilevare alcuna peculiarità distintiva tra un Essere e l’altro.
Di contro, la constatazione di Schelling diverrebbe utile se si trasformasse il suo “Essere E’ in quanto FA” in Essere E’ per ciò che E’. Il ché ci farebbe capire la distinzione tra: Cosa faceva - ieri - la Persona per Essere, e Cosa fa la Persona - oggi - per Essere[1].
Non ragiono oltre sulle due proposizioni: le considero solo per cercare di elevarle a un contesto più vasto di un sofisma.
Allora qual è la peculiarità distintiva della Persona?

La Persona E’ perché FA, HA e SA di saper FARE

A mio parere, occorre semplificare il problema pensando che il tempo non esista ovvero che la creazione comprenda in sé l'evoluzione del creato e, quindi, la sua storia. Così accontento tutti: da Parmenide a Eraclito, da Platone ad Aristotele, da Sant'Agostino a San Tomaso, da Erasmo da Rotterdam a Kant e in ultimo da Darwin a Marx.
Le peculiarità confermano che l'attività umana si manifesta sotto forma di occupazione. Considerata sotto questo aspetto, essa non può più essere intesa solo come lavoro , ma anche e soprattutto come vigore che produce benessere in modo indipendente dall'utilità economica. Anche qui vediamo un passaggio dal rosso (Lavoro materiale) al blu (vigore immateriale). Come con la cartina al tornasole che ci dice quando la soluzione è neutra.


Ridare vigore all'Anima   < -- questo post -- >  Continua
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[1] Quella di Schelling è una tautologia; Ogni singolo essere E’ per ciò che E’ è un tropo cioè un argomento non discutibile; l’Essere E’ in quanto FA è l’argomento discusso in questo libro.

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