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Risonanza, biforcazioni e fluttuazioni

  Sul dilemma tra necessità e possibilità, ritengo sia determinante l'intervento di Ilya Prigogine, laddove, nella processualità...

03 luglio 2013

Il primato dell’etica sul diritto

Lo Stato, quale oggi è configurato in Italia, è incapace di attivare tra i cittadini il senso di solidarietà; non propone rimedi efficienti; mette in atto interventi umanitari generici che non superano le barriere di un’assistenza sufficiente appena al sostentamento minimo vitale.

Esiste un ordine naturale delle cose? Se non esistesse dovremmo pensare che l'umanità sia il risultato di un lungo processo casuale che si concluse con la comparsa dell'uomo: unico ad essere capace di determinare un ordine proprio. Esisteva un ordine prima che l'essere umano comparisse? Secondo me, la natura era ordinata prima che l'uomo prendesse confidenza col fuoco e costruisse strumenti utili alla sua esistenza. Da più millenni, l'uomo ha la peculiarità di modificare la natura e, in molti casi, di sconvolgerla; di questa prerogativa egli ha – da sempre - il dovere di esserne consapevole.

A mio avviso, la consapevolezza, nella nostra epoca, si forma dall’essere, noi tutti, sottomessi  a vincoli socio-economici costituiti per la conservazione di equilibri nei rapporti interpersonali e associativi ma questi vincoli ostacolano l'esercizio di una volontà responsabile delle persone. L’etica agisce sulla coscienza e si codifica nei gruppi sociali attraverso regole, raccolte in codice, che trovano applicazione quando la volontà dei soggetti deviano dal retto percorso indicato dalla comunanza degli interessi.